Valutazione Scuola Primaria - Le novità

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da Segreteria

del giovedì, 21 gennaio 2021

Gentili famiglie,

il Ministero dell’Istruzione con nota del 4 dicembre ha trasmesso l’ordinanza e le linee guida relative alle nuove modalità di formulazione del giudizio descrittivo nelle scuole primarie.

Dall’anno scolastico 2020/2021 la valutazione periodica e finale degli apprendimenti è espressa per ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni Nazionali, compreso l’insegnamento di educazione civica, attraverso un giudizio descrittivo riportato nel documento di valutazione.

Per ogni disciplina troverete sulla scheda di valutazione gli obiettivi di apprendimento individuati nella progettazione annuale, appositamente selezionati come oggetto di valutazione periodica e finale.

Per ogni obiettivo verrà individuato un livello di apprendimento tra i seguenti :

Avanzato: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note e non note, mobilitando una varietà di risorse sia fornite dal docente, sia reperite altrove, in modo autonomo e con continuità.

Intermedio: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note in modo autonomo e continuo; risolve compiti in situazioni non note, utilizzando le risorse fornite dal docente o reperite altrove, anche se in modo discontinuo e non del tutto autonomo.

Base: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e utilizzando le risorse fornite dal docente, sia in modo autonomo ma discontinuo, sia in modo non autonomo, ma con continuità.

In via di prima acquisizione: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e unicamente con il supporto del docente e di risorse fornite appositamente.

Nell’elaborare il giudizio descrittivo si terrà conto del percorso fatto dall'alunno e della sua evoluzione.

I livelli si definiscono in base ad almeno quattro dimensioni, così delineate:

a) l’autonomia dell’alunno nel mostrare la manifestazione di apprendimento descritto in uno specifico obiettivo. L’attività dell’alunno si considera completamente autonoma quando non è riscontrabile alcun intervento diretto del docente;

b) la tipologia della situazione (nota o non nota) entro la quale l’alunno mostra di aver raggiunto l’obiettivo. Una situazione (o attività, compito) nota può essere quella che è già stata presentata dal docente come esempio o riproposta più volte in forme simili per lo svolgimento di esercizi o compiti di tipo esecutivo. Al contrario, una situazione non nota si presenta all’allievo come nuova, introdotta per la prima volta in quella forma e senza specifiche indicazioni rispetto al tipo di procedura da seguire;

c) le risorse attivate per portare a termine il compito. L’alunno usa risorse appositamente predisposte dal docente per accompagnare il processo di apprendimento o, in alternativa, ricorre a risorse reperite spontaneamente nel contesto di apprendimento o precedentemente acquisite in contesti informali e formali;

d) la continuità nella manifestazione dell'apprendimento. Vi è continuità quando un apprendimento è messo in atto più volte o tutte le volte in cui è necessario oppure atteso. In alternativa, non vi è continuità quando l’apprendimento si manifesta solo sporadicamente o mai.

A breve si terranno incontri informativi con le famiglie per la condivisione delle nuove modalità di valutazione.

Si ringrazia per la preziosa collaborazione.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Dott.ssa Margherita RESCIGNO

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