Piccoli matematici in gara per la finale nazionale di Cervia
Il 19 maggio 2018 è stata una giornata impegnativa per un gruppo di ragazzi dell’Istituto Centopassi di Sant’Antonino di Susa: coloro che hanno superato la prima fase delle gare Kangourou della matematica si sono dovuti presentare al Politecnico di Torino per le semifinali. Un'orda di vocianti ragazzi, con rumorose famiglie al seguito, invade il Politecnico di Torino.
Nella categoria Benjamin (le classi prime e seconde della scuola secondaria) sono sei i partecipanti: Alpe Francesco e Merini Lorenzo delle classi prime,Inglese Lorenzo,Michelotti Yuri, Pia Veronica e Velio Eugenio delle classi seconde. Alcuni di loro sono già dei veterani perché hanno già partecipato negli anni passati a questa fase e due di loro, Inglese Lorenzo e Merini Lorenzo sono anche andati alle finali nazionali di Cervia. Si sono confrontati con oltre 31000 partecipanti in tutta Italia, classificandosi tutti entro il primo 7%.
Ma è dei ragazzi della categoria Ecolier che vogliamo raccontarvi l’emozionante esperienza. I partecipanti del nostro Istituto sono Delvo Edoardo, Durandetto Viola e Rotatori Emma delle classi quinte e Fiore Mathieu di classe quarta, anche loro classificati entro i migliori 1000 su quasi 15000 sfidanti. Essi si registrano all'accettazione facendosi strada tra centinaia di persone; i loro sguardi sono un po' incuriositi e un po' ansiosi, ma non quanto quelli dei loro genitori che fanno loro le ultime (inutili) raccomandazioni.
Ed ecco, si apre la porta dell'aula magna n.1 dalla quale si scorge la vertiginosa scala con le sedie-banco degli universitari: che emozione! Si affaccia un professore che declama i nomi dei diversi istituti. Anche i nostri quattro eroi entrano nell'aula e si avviano lungo quella discesa di poltroncine. Dalla finestrina esterna i parenti vedono man mano sparire le teste dei loro ragazzi, ingoiate dalle seggiole di legno. Unici segni di vita, il barbuto professore che attiva spiegazioni sulla lim, coaudiuvato da due giovani studentesse incaricate di distribuire le prove. Degli studenti sono ormai visibili solo paia e paia di piedi più o meno nervosi, che si muovono al di sotto delle sedie: c'è chi li dondola, chi li ha accavallati, chi li batte alternati sul pavimento, chi li tiene tutti storti. Tutte quelle scarpe da ginnastica (a quanto pare calzature privilegiate dai piccoli matematici) si muovono a ritmo con calcoli e pensieri di logica. Le piccole menti sono al lavoro in assoluto silenzio, interrotto solo a volte dal
ticchettio delle dita del professore sulla cattedra e da qualche alunno che chiede ulteriori spiegazioni sulla compilazione delle griglie di correzione, da colorare con la penna nera ed in modo meticoloso, solo quando si è sicuri che la risposta sia quella esatta.
Fuori: chiacchiere, letture, caffè e tanti sguardi agli orologi. Dopo un'ora e quindici minuti la porta che aveva divorato i ragazzi, li restituisce a gruppetti. Essi escono con i capelli arruffati e le guance arrossate, visibilmente stanchi, ma tutti con un plico sotto il braccio ed un sorriso orgoglioso: é finita! Abbracci di genitori, sorrisi ed un'unica domanda: "Come è andata?” "Molto difficile!" è la comune risposta. E poi il via ai complimenti per l'attestato acquisito ed il
lavoro svolto. Qualcuno è rimasto impressionato dalle sedie-banco molto comode, dallo spazio immenso dell'aula e dai modi austeri del professore. Quando i loro visi entusiasti vengono immortalati nelle immancabili foto di rito in quella sede prestigiosa, giunge l'emozione di noi adulti, nello scorgere un loro possibile futuro, forse proprio all'interno di quell'edificio o in chissà quali altre attività della loro vita. Ed è proprio lì che ci si accorge di voler ringraziare i docenti della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria che li hanno allenati, con un particolare grazie alla docente Anna Chiaberto, coordinatrice della gara dei vari plessi, ed in particolare alla professoressa Paola Rocci che da anni si dedica alle iscrizioni, all'organizzazione delle gare individuali e di squadra all'interno dell'istituto. Non sappiamo se i nostri eroi arriveranno alle finali di Mirabilandia, ma di una cosa siamo certi: come dei piccoli canguri sono sicuramente stati allenati ai futuri "salti di qualità" che la vita riserverà loro.
I quattro semifinalisti della categoria Ecolier | I sei semifinalisti della categoria Benjamin |
da Segreteria
del sabato, 19 maggio 2018