La Giornata contro la violenza sulle donne è spesso un momento di riflessione nelle scuole. Si comincia già nella Scuola dell’Infanzia, col canalizzare le emozioni attraverso disegni e colori per arrivare alla Primaria dove si possono creare cartelloni a tema, per concludere con la Secondaria, dove il dibattito è più acceso e le opinioni sono espresse in modo più netto e consapevole. Ma quest’anno è stato diverso, l’evento ha occupato più tempo e la riflessione è stata più profonda. La coincidenza della giornata commemorativa con la morte della giovane Giulia Cecchettin, un fatto di cronaca nera che ha portato alla ribalta quanto sia ancora e sempre più presente la violenza di genere, ha innescato una serie di momenti di riflessione, che hanno coinvolto anche il nostro Istituto Comprensivo. I più piccoli della Scuola dell’Infanzia di Sant’Antonino, ad esempio, hanno realizzato un significativo cartellone contenente il messaggio “Usiamo le mani solo per fare cose belle!”, mentre quelli di Vaie hanno riflettuto sui temi dell’Amore e del rispetto della Libertà altrui, anche attraverso la lettura del testo “Rosaconfetto” di Adele Turin. In questo caso le maestre si sono soffermate sulle elefantine, protagoniste del racconto, che si rendono conto di avere la possibilità di essere finalmente libere ed evadono dal recinto che le “proteggeva” da sempre. Successivamente le insegnanti hanno guidato le emozioni dei piccoli allievi facendo loro produrre due cartelloni nelle rispettive sezioni.
Anche nella Scuola Primaria si sono utilizzate modalità differenti per aiutare i bimbi ad approcciarsi a questa drammatica realtà sociale: dalla visione di video a tema, all’analisi del cartone animato “Valentina crede nell’amore” che ha offerto lo spunto per dibattere e confrontare idee ed emozioni. In alcuni casi queste ultime sono state canalizzate attraverso la musica: infatti, alcuni allievi hanno individuato nell’esecuzione con il flauto dolce del brano di Edvard Grieg “Il mattino”, quello più adatto per esprimere la speranza di cambiamento.
Si giunge così ai due plessi della Secondaria di Sant’Antonino e Borgone. In entrambe le sedi è stato osservato il minuto di silenzio martedì 21 novembre alle ore 11,00 e si è proseguito nelle classi con dibattiti e riflessioni orali e scritte sul tema della violenza contro le donne. I due plessi hanno poi lavorato autonomamente: nella sede centrale di S. Antonino di Susa il giorno successivo sono stati realizzati tanti post-it rossi a forma di cuoricino, dove ogni allievo ha scritto una parola a proprio parere significativa e sono poi stati messi sui vetri della scuola per darne anche visibilità all’esterno. I pensieri scritti martedì da ciascun allievo sono stati condivisi il giorno successivo con i compagni e ogni classe ne ha scelto uno per poi leggerlo venerdì 24, nel momento comune che si è svolto in cortile. In tale occasione tutti gli allievi si sono riuniti con i docenti, la collaboratrice vicaria del Dirigente, Elena Gadoni, i sindaci Susanna Preacco di Sant’Antonino di Susa, Sergio Lampo di San Didero e Jacopo Suppo, anche nella veste di vicesindaco della Città Metropolitana, oltre che di primo cittadino di Condove. Non sono poi mancati vari delegati dell’amministrazione di Sant’Antonino e di Vaie, rispettivamente Armando Davì, Liliana Silvestri e Katia De Matteis. I discorsi dei principali rappresentanti dei paesi citati e della scuola sono stati seguiti dai lavori svolti nelle classi: lettura delle frasi più significative degli allievi, recita della poesia “Se domani non torno” di Cristina Torre Cáceres e l’esecuzione di due brani musicali, “Io non ho paura” di Fiorella Mannoia e “Perché” di Alex Britti. Il momento di condivisione è poi terminato con l’installazione di un filo con dei bigliettini scritti in precedenza, che fosse visibile per tutta la settimana nel cortile antistante la scuola.
Non è mancato, infine, il minuto di rumore, che ha anche accompagnato le varie manifestazioni di piazza di questi giorni.
Il Comune di Borgone ha, invece, voluto condividere questo momento di riflessione con la Scuola Secondaria, fornendo il materiale necessario (lenzuola, telo protettivo e tempere) per allestire due manifesti che sono stati appesi venerdì sera alle ore 17 in piazza del Comune, dove il sindaco Diego Mele, con alcuni rappresentanti dell’amministrazione locale, ha voluto celebrare questa giornata insieme ai cittadini borgonesi.
I manufatti, comprese le rose colorate, sono stati realizzati dagli allievi della Secondaria di Borgone, guidati dalla professoressa di Arte, Maria Grazia Bombaci, seguendo le indicazioni fornite dalla referente di plesso, Silvia Tancredi. Commenta l’insegnante di Arte: «L’idea era quella di rappresentare la vita di Giulia attraverso i colori dell’arcobaleno. Vita violentemente interrotta. Quindi il colore rosso dell’arcobaleno acquisisce il significato metaforico del sangue, che copre tutti gli altri colori».
Tali momenti sono stati importanti sia per i giovani, sia per gli adulti, perché, come evidenziato nei recenti dibattiti è importante che la scuola faccia sentire la sua voce contro ciò che si ritiene sbagliato, affinché i valori ricevuti in famiglia possano essere supportati e approfonditi attraverso il canale scolastico. Prof.ssa Stella Sirio
Plesso Sant'Antonino INFANZIA
Plesso Vaie INFANZIA
Plesso Vaie PRIMARIA
Plesso Sant'Antonino SECONDARIA
Plesso Borgone SECONDARIA
da Segreteria
del sabato, 02 dicembre 2023