Le Olimpiadi appena concluse e le Paralimpiadi ancora in corso ci hanno ricordato una volta di più che si può (e si deve!) essere felici e soddisfatti di se stessi perchè si è stati in grado di partecipare ad una competizione di altissimo livello, anche se il risultato sperato non è poi arrivato, e che il viaggio per arrivare alla meta è a volte più prezioso della meta stessa. E i ragazzi e le ragazze della squadra di OnStage “The Missing Mechanism”, che hanno partecipato al campionato europeo della RoboCup Junior ad Hannover dal 13 al 18 giugno scorsi, per le insegnanti che li hanno seguiti e accompagnati nel percorso, per la scuola e per tutta la comunità che li ha supportati, hanno comunque vinto, anche se quest’anno il podio europeo è sfumato. E se è vero che “Non sempre si può vincere”, è altrettanto vero che il percorso fatto dalla squadra durante tutto l’anno scolastico è stato entusiasmante e degno d'ogni lode: una squadra affiatata, compatta, che è stata in grado non solo di preparare una performance risultata vincitrice ai campionati italiani e qualificatasi per il campionato europeo, ma anche di tenere testa, con concentrazione, resilienza e lavoro di squadra, agli intoppi, ai cambi di regolamento “dell’ultimo secondo”, agli esami di terza media concomitanti con i primi giorni dell’europeo, alla logistica del viaggio (diversa per gli alunni di seconda e quelli di terza media, proprio a causa degli esami) e al doversi gestire in autonomia in un Paese straniero. La competizione europea, infatti, ha visto il regolamento stravolto pochi giorni prima della partenza, con cambiamenti nei punteggi e l’inserimento di una performance tecnica in diretta, oltre alle due performance artistiche sul palco, la presentazione di un poster sul lavoro svolto e un’intervista tecnica a porte chiuse con i giudici, il tutto in lingua inglese. E le ragazze e i ragazzi della squadra non si sono di certo persi d’animo, e hanno affrontato ogni sfida con competenza, spirito di adattamento e senso di responsabilità.
A salire sul palco del campionato europeo è toccato a cinque ragazze (quattro di loro forti del secondo posto conquistato l’anno scorso agli europei in Croazia) - Linda Peretto, Maia Maria Ferrando, Asia Guglielmo, Ylenia Velo e Eliza Trofin – che hanno messo in scena una performance dedicata alla storia delle esplorazioni dell’uomo, partendo dalle prime migrazioni sulle terre emerse, per poi passare alle scoperte di nuovi continenti, fino all’esplorazione dello spazio, ultima e affascinante frontiera del viaggio della nostra specie. La pattuglia della scuola santantoninese comprendeva anche un team di supporto, composto da Michele Andidero, Sara De Luca, Braian Mani Tindaro, Emi Celhaka, Sofia Petraru e Mia Farfan. Fondamentale, più che gli altri anni, è stato il supporto delle famiglie dei ragazzi e di tutta la comunità: genitori, cittadini, personale scolastico, enti, comuni, aziende hanno risposto all’appello lanciato dalla scuola per trovare i fondi per la trasferta e, nel giro di pochi giorni, grazie non solo alla piattaforma ministeriale di crowdfunding “Idearium” ma anche alle raccolte fondi in giro per i paesi della valle portate avanti in autonomia da genitori e ragazzi, si è riusciti a coprire gli esorbitanti costi del viaggio in Germania, dimostrando ancora una volta quanto le famiglie e la comunità creda nella scuola e nel suo valore formativo. Tra i sostenitori che hanno partecipato alla raccolta fondi ci sono stati la Pro Loco di Sant’Antonino, l’Unione Montana Valle Susa, i Comuni di Sant’Antonino, Vaie, Villar Focchiardo, l’Acsel, le ditte Irem, Finder, EDIL Bussoleno, Informatica System, Edil Vio, l’Agenzia Partiti&Contenti (senza il cui supporto logistico ed economico la trasferta non sarebbe stata possibile!), Pangrazi Foto, diversi negozianti e tantissime persone. La squadra e le insegnanti hanno voluto ringraziare personalmente la comunità organizzando, il 28 giugno, una festa finale della robotica a cui sono stati invitate le famiglie e tutti i sostenitori, occasione nella quale i ragazzi e le ragazze hanno mostrato il loro lavoro e hanno portato in scena una performance perfetta che ha strappato applausi e una grande ammirazione da parte del pubblico presente.
Le professoresse Noemi Cavaletto, Elena Gadoni e Paola Rocci che hanno seguito per tutto l’anno il laboratorio di robotica educativa con il fondamentale supporto della professoressa Ilaria Barchi, non possono che ritenersi soddisfatte dei risultati e delle esperienze dell’anno scolastico appena concluso, e sperano di poter riproporre esperienze formative ed educative di questo livello anche nel nuovo anno scolastico.
da Segreteria
del mercoledì, 28 agosto 2024