In occasione delle iniziative dedicate alla promozione del rispetto e alla sensibilizzazione contro ogni forma di violenza, i tre ordini di scuola dell’Istituto Comprensivo Centopassi hanno scelto di unirsi attraverso un simbolo semplice e potente: i fiori rossi, emblema della femminilità, della delicatezza e del valore unico di ogni persona, che mai deve essere sfiorata dalla violenza.
Questo “filo rosso” ha attraversato le scuole dell’infanzia, la primaria e la secondaria di primo grado, creando un’unica grande voce capace di parlare ai bambini e ai ragazzi con linguaggi diversi- Una giornata in cui si sono intrecciate mani, parole, fiori, canti e pensieri liberi, per ricordare la bellezza e la forza del nostro messaggio comune: il rispetto è un seme da coltivare ogni giorno.
Unirsi nelle differenze, per scoprire il senso di comunità e di responsabilità condivisa. Un appuntamento che, come ogni anno, ha trasformato il cortile centrale dei due plessi della scuola secondaria in uno spazio simbolico, vibrante di significato e di emozione. Per tutti.
L’apertura della cerimonia nei due plessi
A guidare l’inizio della commemorazione è stata la vicepreside prof.ssa Gadoni. Accanto a lei sono intervenute le rappresentanti delle amministrazioni locali:
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per il Comune di Borgone, l’Assessora all’Istruzione Loretta Grosa;
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per il Comune di Sant’Antonino, l’Assessora con delega alle pari opportunità Ierardi e la Consigliera comunale Strazzullo.
La loro partecipazione ha sottolineato il valore civico della giornata e l’importanza di un impegno condiviso tra scuola, famiglie e territorio, in cui tutti hanno voluto lasciare un segno. Uno su tutti: un bellissimo paio di scarpe rosse in origami di carta, naturalmente rossa, opera del Professor Filippo GIanguzzi, che ha colto il senso della manifestazione, che riguarda tutti.
Un cortile pieno di voci, colori e significati
Tutte le classi si sono radunate nel grande cortile centrale, trasformato in un luogo di memoria e speranza.
Nelle settimane precedenti ogni gruppo aveva lavorato intensamente: condividendo parole chiave, riflessioni, emozioni; realizzando cartelloni e fiori rossi, tutti diversi, ciascuno con la sua personalità e il suo messaggio.
Il rosso, colore simbolo della lotta alla violenza di genere, è diventato un linguaggio comune: un filo sottile ma fortissimo, che unisce e ricorda che l’amore non è possesso né controllo, ma rispetto.
Petali arrotondati, petali sfrangiati, gambi lunghi e gambi corti, rosso chiaro e rosso scuro: nella varietà si apprezzano le differenze e si dà valore alle cose. Siamo tutti fiori di uno stesso giardino, da curare tutti insieme perché cresca sano e rigoglioso.
La figura femminile: il vuoto e il pieno che raccontano una storia
Al centro del cortile è stata collocata una potente installazione realizzata con la tecnica del vuoto-pieno: una figura femminile composta da fiori rossi, stretta al collo da una mano nera.
Un’immagine simbolica e intensa, capace di raccontare senza parole la fragilità violata e la necessità urgente di una cultura che protegga, ascolti e sostenga.
Il flash mob: Break the Chain
Il momento culminante è stato il flash mob “Break the Chain”, coreografia internazionale del movimento One Billion Rising.
Attraverso il ballo gli studenti ed i professori, insieme, hanno espresso la volontà di rompere le catene della violenza, trasformando il cortile in un grande cerchio di energia e unione.
Un gesto collettivo che ha dato voce a un desiderio comune: crescere in una società in cui nessuno debba mai avere paura.
Un filo che unisce
Tra parole, musica, danza e creatività, la giornata del 25 novembre ha mostrato come la scuola possa diventare laboratorio di cultura e cambiamento.
Un messaggio semplice ma fondamentale ha attraversato tutte le attività:
l’amore non ha catene, ma un filo sottilissimo e persistente, che ci unisce. È il filo del rispetto.
Un filo che gli studenti e le studentesse dell’I.C. Centopassi, hanno scelto di custodire, rafforzare e far crescere, insieme, accompagnati dai loro docenti.
da Segreteria
del martedì, 02 dicembre 2025