25 novembre: il rispetto e la gentilezza si coltivano fin da piccoli

Un filo rosso che unisce: l’Istituto Comprensivo Centopassi per il rispetto, la gentilezza e la non violenza - Giornata del 25 Novembre

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da Segreteria

del martedì, 02 dicembre 2025

In occasione delle iniziative dedicate alla promozione del rispetto e alla sensibilizzazione contro ogni forma di violenza, i tre ordini di scuola dell’Istituto Comprensivo Centopassi hanno scelto di unirsi attraverso un simbolo semplice e potente: i fiori rossi, emblema della femminilità, della delicatezza e del valore unico di ogni persona, che mai deve essere sfiorata dalla violenza.

Questo “filo rosso” ha attraversato le scuole dell’infanzia, la primaria e la secondaria di primo grado, creando un’unica grande voce capace di parlare ai bambini e ai ragazzi con linguaggi diversi- Una giornata in cui si sono intrecciate mani, parole, fiori, canti e pensieri liberi, per ricordare la bellezza e la forza del nostro messaggio comune:  il rispetto è un seme da coltivare ogni giorno.

Scuola dell’infanzia di Sant’Antonino

A Sant’Antonino tutto è iniziato dalla lettura del libro “Il seme della gentilezza”.
I bambini hanno scoperto che le parole gentili sono come semi che fanno nascere fiori belli, forti e colorati: fanno sentire amati, accolti, al sicuro.
Le parole dure, offensive o dette con rabbia, invece, non fanno crescere nulla: lasciano la terra spoglia e senza colore.
Le insegnanti hanno accompagnato i bambini a riconoscere che, proprio come i fiori, anche le persone – e in particolare le donne – sono preziose e delicate: vanno protette, mai calpestate, perché ognuno porta con sé un colore unico e un valore speciale.


 

Scuola dell’infanzia di Vaie

A Vaie i bambini hanno portato in scena la storia “Il Pianeta dei pirati”, tratta da “Storie spaziali per maschi del futuro” di Francesca Cavallo.
Attraverso la drammatizzazione hanno interiorizzato un messaggio fondamentale:
“Se vuoi darmi un bacio chiedimelo, se dico di NO accettalo!”
Parole semplici, ma essenziali, che insegnano il rispetto dei confini personali fin dalla più tenera età.
Dopo la rappresentazione, ogni bambino ha realizzato il proprio fiore rosso: nelle fotografie dei loro piccoli gesti, delle mani che proteggono e sostengono un fiore, rivive la forza educativa dell’esperienza fatta insieme.

Scuola dell’infanzia di Villar Focchiardo

Le bambine e i bambini, guidati dalle loro docenti, hanno riflettuto su ciò che le mani possono fare: accarezzare, costruire, creare, aiutare. Non ferire.
Con parole semplici e gesti quotidiani hanno scoperto che dalle mani possono nascere solo cose belle, se accompagnate dal rispetto e dalla libertà.
Il loro fiore rosso è diventato così un messaggio di vicinanza e solidarietà verso chiunque sia vittima di violenza, un piccolo grande gesto per dire che anche i più piccoli possono difendere ciò che è prezioso.

Scuola dell’infanzia di San Didero

A San Didero i piccoli hanno imparato una canzone dedicata alle parole gentili, trasformandola in un ritornello del cuore.
Hanno poi giocato con carte illustrate da fiori: memory, domino e ricerche di coppie.
Ogni volta che appariva un fiore rosso, i bambini pronunciavano una parola gentile, trasformando il gioco in un allenamento alla cura reciproca, alla delicatezza e alla consapevolezza di ciò che si dice e si fa.