3° Premio al Concorso Musicale di Ozegna

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da Segreteria

del martedì, 20 dicembre 2016

Bruno Andolfatto

Affrontare il pubblico e una giuria non è mai facile, soprattutto se a farlo è un ragazzo (o una ragazza) di 13 anni. Puoi studiare, ristudiare; provare e riprovare ma alla fine c’è sempre lei dietro l’angolo che prova a fregarti e a farti lo sgambetto: l’emozione. E’ successo venerdì 16 a Ozegna, in occasione del Concorso Music Arte per i giovani talenti delle sette note, a Manuel Quiese di San Valeriano (Borgone) 3° A dell’indirizzo musicale della Media di S.Antonino. Chitarra tra le mani e spartito sul leggio, inizia sicuro. Qualche nota, ed ecco l’errore. Come se nulla fosse riprende e porta a termine il suo brano, ma il (piccolo) guaio è fatto e la penalità viene pagata nonostante i due pezzi di Andrew York e lo studio di Leo Brouwer siano eseguiti in modo quasi impeccabile. Storia del tutto diversa per Fernanda Andolfatto (Sant’Antonino) e Lorena Nicolaescu (Vaie) che riescono a tenere a bada l’emotività, si rinchiudono in una sorta di campana di vetro e, alla fine, arrivano terze a pari merito. Fernanda con un pezzo di Andrew Yotk e uno studio di Matteo Carcassi, Lorena con due studi di Fernando Sor. Stessa cosa per il duo di flauti, composto da Adriano Velo (Sant’Antonino) e da Marta Bucci (2° media, di Borgone) che tengono a bada l’ansia per la lunga attesa prima di essere chiamati sul palco e, di fronte al pubblico, eseguono alla perfezione “Cosa sognano gli angeli” di Gabrio taglietti. Anche per loro un bel terzo posto in classifica. Al termine, grande la soddisfazione dei giovanissimi musicisti e degli insegnanti Andrea Lanza (chitarra) e Giuseppe Desantis (flauto).
Questa sera, alle 18.30 nella palestra di via Abegg, i santantoninesi potranno applaudire Fernanda, Lorena, Manuel, Marta e Adriano e tutti gli altri ragazzi dell’indirizzo musicale che si esibiranno nel Concerto di i Natale. In scena saranno i “pulcini” della I A, gli “abitanti delle terre di mezzo” della II A e i “veterani” della II A . Ne vedremo (e sentiremo) delle belle.